Lettera da Gottardo a Bice Segantini

Tu sai che sono sempre stato propenso ad aiutare Mario, a dargli a fatica del denaro che ha sperperato senza alcun giovamento. Quando l'abbandonammo, cadde. Quando il denaro paterno finì incominciò la miseria da cui lo trasse lo sfruttamento contro legge del nome del padre. A noi resta solo il dolore: la legge dalle braccia implacabili e meno benevole di noi gli ha dimostrato che non tutto è permesso. Non se Mario ha capito la gravità del suo operato o se si ritiene un martire della cupidigia dei mercanti, ma il martirio suo era troppo fatto di egoismo per poter scusare l'imbroglio. L'onore nostro non può essere salvato che espellendo Mario dalla famiglia, ma sarebbe un atto meschino: noi possiamo solo lasciare che la legge segua il suo corso regolare. Dopo che avrà scontato la pena, lo aiuteremo. La mamma non deve andare a Berlino e Bianca non paghi più nulla. Perché il processo non si è ancora svolto? Si attendono le lamentele di ogni mercante ingannato? Soprattutto non bisogna dare neanche un soldo ai negozianti d'arte. Dopo aver scontato la pena potrebbe venire a Maloja e farsi da te aiutare. Allora saremo felici di portare la croce della redenzione insieme a lui, non ora, ora non si può nulla. Se non vuol venire a Maloja potrebbe partire volontario per l'Albania, dove potrà riscattare il suo nome.
9 maggio 1911
Faldone 13, lettera A 1270
Archiv: Segantini
Signatur: 15.2.2012
ID Nummer: ID-4213661
Provenienz: Archivio Segantini 4
Eingangsdatum: 15. Februar 2012
Besitzverhältnis: Leihgabe
 
Urheber: GOTTARDO
Handlungszeitraum: 9 maggio 1911
Handlungsort: Roma
Arten: Briefe, Manuskripte
Themen: Kunst, Andere, Personen
Technik/Material: Fotocopia
Anzahl: 1
Masse: A4
Standort: Depot 9, Schrank, Segantini Archiv 4 (Faldone 13, lettera A 1270)

Bestand dieser Archivalie:

15.2.2012